Grazie
Talvolta
il fardello
di pene e di angosce giornaliere
sembra diventare
sempre più pesante,
quasi insostenibile.
Il mondo mi appare amaro
e le persone ostili
allora il cuore
si fa triste
come una landa
nella stagione invernale.
In questi momenti
per fuggire
la disperazione opprimente
che mi assale,
mi avvolgo su me stessa
e desidero implodere
come una stella morente
per scomparire, per sempre,
nell’eterna oscurità dello spazio.
Riesco a ritrovare
la serenità e la gioia di vivere
quando
mi doni, mamma,
come negli anni lontani,
i tuoi baci,
le tue carezze amorevoli
e mi lasci cullare
tra le tue rassicuranti braccia all’infinito.
Cristina
3° Premio Concorso Letterario Europeo
“Città di Amsterdam” Luglio 2010
Festa della mammaultima modifica: 2010-05-08T18:06:00+02:00da
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